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Il paese e la sua storia
L’origine del paese risale al XII secolo quando negli archivi del Comune di Perugia venne trovato il “Diploma Imperiale” emanato dall’imperatore di Germania, Federico I, il “Barbarossa” sceso in Italia per la seconda volta col fine di restaurare i diritti dei signori feudali . L’imperatore prese sotto la sua protezione il Vescovo e la Cattedrale di Perugia e in questa documentazione venne trovato scritto “Castrum Montis Petrioli” nonché “Fortezza di Monte Petriolo”.
Tuttavia non si conosce la data in cui Monte Petriolo venne registrato per la prima volta come castello ma si suppone sia diventato tale un giorno del IX secolo. Quindi uno dei nuovi feudatari nati con la dissoluzione dell’impero carolingio scelse il colle sulla valle del Nestore come residenza abituale.
La pianta del paese, conservata tuttora, ha una forma ellissoidale, la struttura urbanistica a schema avvolgente e a spirale con un triplice anello di abitazioni, probabilmente in origine contava una decina tra torri e torrioni. Il cassero, ovvero il luogo dove lo sconosciuto feudatario aveva fatto costruire la sua dimora, è posto a nord-est, ma purtroppo ad oggi è possibile intravedere solo pochi resti delle fondamenta e un bordo di un pozzo d’acqua che emergono in un campo attualmente coltivato ad olivi.

La popolazione
La popolazione di Montepetriolo - PerugiaIl paese conta poche centinaia di abitanti: i montepetriolesi, sensibilmente diminuiti negli ultimi decenni considerando le oltre 700 persone che si contavano agli inizi degli anni 50.
Questo calo demografico ha maggiormente colpito il centro storico, mentre le pendici della collina sono ancora popolate e suddivise in varie zone residenziali: zona del Chiostro, Via dei Muri, Via Pescina e Palazzo Mancino.
Nel periodo estivo e primaverile si assiste però ad un inversione di rotta, molti degli antichi residenti o loro discendenti si sono conservati delle abitazioni che sfruttano appunto durante la bella stagione, alla ricerca di tranquillità, lontano dall’afa e dallo smog cittadino.

Il panorama
E’ possibile godere di un ottimo panorama, ma ciò che si riesce a scorgere dalla nostra altura - 374 m slm - è davvero meritevole di essere visto di persona.
Il nostro borgo domina infatti la valle del fiume Nestore, è possibile vedere, attraverso i campi lavorati, le frazioni dei comuni di Marsciano e Piegaro, nonché di Panicale, ed in direzione opposta, l’area del lago Trasimeno e Corciano.
Spicca tra la campagna umbra il lago della centrale ENEL di Pietrafitta che si riesce a vedere interamente dal paese e che rappresenta un meraviglioso intermezzo nel verde della campagna umbra; colpisce lo sguardo dello scintillio dell’acqua limpida del lago nelle giornate soleggiate. La struttura ordinata e pulita della nuova centrale ENEL ha sostituito la vecchia centrale della quale rimangono però e sono ben visibili le draghe, ovvero le grandi strutture utilizzate in precedenza per l’estrazione della lignite.
Ai piedi della collina, fiancheggiati da alti e verdi pioppi, scorrono i torrenti Cestola e Scarsola, rispettivamente affluente e subaffluente del Nestore.

I luoghi di interesse
Tra i luoghi di maggiore interesse artistico-culturale possiamo trovare:
- La porta di ingresso
- La Chiesa della Madonna delle Grazie
- La Chiesa di Santo Stefano e San Lorenzo
- La Torre Camlanara
- La villa dai Conti Rossi Scotti

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